Perché gli sciiti pregano con le braccia sciolte?

da Il Musulmano
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Perché gli sciiti pregano con le braccia sciolte?

Prima di analizzare questa pratica degli sciiti, vediamo un po’ come i sunniti eseguono la salat. Anche perché la risposta alla domanda “Perché gli sciiti pregano con le braccia sciolte?” può essere trovata proprio nei manoscritti sunniti.

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Introduzione

Il dibattito sulle braccia sciolte (Sadl) o braccia piegate (Qabd) durante la salat è uno dei più intriganti del mondo islamico. Tenere le braccia sciolte è una delle principali usanze che differenziano un fedele sciita da uno sunnita. Dio nel verso numero 14 del 20° capitolo del Corano dice “…ed esegui l’orazione per ricordarti di Me“.

Eseguire l’orazione non vuol dire solamente spendere 10-15 minuti della giornata per una salat. Ma vuol dire anche compiere la salat secondo le sue regole. Prima di analizzare questa consuetudine, vediamo un po’ come i sunniti eseguono la salat. Anche perché la risposta alla domanda “Perché gli sciiti pregano con le braccia sciolte?” può essere trovata proprio nei manoscritti sunniti.

 

Le raccomandazioni delle scuole di fiqh

Andiamo a vedere quali sono le raccomandazioni degli imam delle quattro principali scuole della fiqh (giurisprudenza) riguardo alla posizione delle braccia durante la preghiera.

  • Imam Abu Hanifa dice che le braccia vanno piegate e le mani vanno tenute, una sull’altra, sotto l’ombelico.
  • Mentre, imam Ahmed ibn Hanbal dice che le braccia vanno piegate e le mani vanno tenute, una sull’altra, appena sopra l’ombelico.
  • Invece, imam Al-Shafi’i dice che le braccia vanno piegate e le mani vanno tenute, una sull’altra, vicino al petto affinché la luce dell’iman non lasci il cuore. Inoltre, imam Al-Shafi’i esprime il suo totale disaccordo sull’opinione di imam Abu Hanifa di tenere le mani troppo basse perché quella zona è poco raccomandabile.

Posizioni Qabd

Fonti derivanti dal Sahih al-Bukhari

In un hadith, riportato sia ne l’Al-Muwatta (considerata la miglior opera islamica dal maestro dell’imam Bukhari) di imam Malik ibn Anas che nel Sahih al-Bukhari, Sahl, uno dei compagni del Profeta, racconta:

Alla gente è stato ordinato che una persona deve tenere la propria mano destra sopra quella sinistra”.

Ma questo hadith ha un punto debole: ciò sta nel fatto che queste parole non sono state attribuite al Profeta (pbsdl), anzi, potrebbe voler dire che la gente soleva assumere la posizione del Sadl e che è stata ordinata da qualcun altro di assumere la posizione del Qabd.

 

Fonti derivanti dal Sahih Muslim

In un altro hadith, riportato nel Sahih Muslim, Wa’il ibn Hujr dice di aver visto il Profeta porre la sua mano destra su quella sinistra dopo il Takbir. La debolezza di questa hadith sta nella sua isnad che è così composta: Zuhayr ibn Harb ha sentito dire che ‘Affan ha sentito dire che Hamam ha sentito dire che Muhammad ibn Juhada ha sentito dire che ‘Abd Al-Jabbar ibn Wa’il ha sentito dire che ‘Alqama ibn Wa’il ed uno dei loro clienti hanno sentito dire suo padre, Wa’il ibn Hujr, quelle parole.

In questa catena dei narratori è presente Muhammad ibn Juhada che viene considerato un narratore debole da molti studiosi islamici, compresoo Al-Nawawi. Per quanto riguarda ‘Alqama ibn Wa’il, imam Bukhari dice, riportato da Tirmidhi nel suo Al- ‘Ilal Al-Kubra, che ‘Alqama ibn Wa’il non ha mai incontrato suo padre, Wa’il ibn Hujr, in quanto era nato dopo la morte di quest’ultimo.

L’hadith attribuito ad Aisha

In un altro hadith ancora, riportato da Daraqutni e Bayhaqi, Aisha dice:

Tre cose derivano dalla profezia: affrettare la rottura del digiuno, attardare il pasto del Sahr e porre la mano destra sulla mano sinistra durante la salath.

La debolezza di questa hadith sta nella mancanza di una catena di narrazione.

Possiamo andare avanti così con gli altri hadith deboli o non per niente autentici. Quindi, i tre imam, Abu Hanifa, ibn Hanbal e Al-Shafi’i, sono arrivati a concludere che non è obbligatorio tenere le braccia piegate durante l’orazione.

L’opinione di imam Malik

A differenza degli altri tre imam della fiqh, imam Malik ibn Anas dice che è obbligatorio tenere le braccia tese durante le 5 preghiere obbligatorie. Ed è importante focalizzare su come imam Malik sia arrivato a questa sua conclusione.

Mentre gli altri tre imam si appoggiano alla tradizione ‘autentica’, imam Malik, visti anche i dubbi sull’autenticità della tradizione sahih, si appoggia alla tradizione ‘vivente’, ovvero, la tradizione che era in vita durante la sua epoca. Come il Profeta (pbsdl), anch’egli visse a Medina agli inizi del 2° secolo del calendario egiriano.

Come riportato nel Sahih al-Bukhari, Malik (compagno del Profeta, non si tratta dell’imam del fiqh) narra che il Profeta (pbsdl) disse:

Pregate come mi avete visto pregare…”.

Quindi, per sciogliere ogni dubbio sulla posizione che le braccia devono assumere nell’orazione, decise di interrogare gli abitanti di Medina che avevano padri e/o nonni che hanno pregato insieme al Profeta (pbsdl).

Perché chi può sapere meglio di loro come pregava il profeta Muhammad (pbsdl)? Dalle informazioni raccolte da lui è emerso che le braccia vanno tenute in posizione Sadl, ovvero, sciolte.

Posizioni Sadl

Il punto di vista sciita

Come saprete, sunniti e sciiti hanno da sempre avuto differenze secolari, sia ideologiche che spirituali. Ma non bisogna dimenticare che condividono i punti basilari della fede islamica.

Mentre per i sunniti è sunnah tenere le braccia in posizione Qabd, per gli sciiti questa è una bid’ah, ovvero, un’innovazione. E di conseguenza, è qualcosa che porta all’annullamento della preghiera stessa.

Secondo loro, la Qabd nella preghiera è stata introdotta dal terzo califfo dell’Islam, Omar ibn al-Katthab, a seguito della conquista della Persia. Egli chiese ai persiani, che per maggior parte erano zoroastriani, perché tenessero la mano destra sulla mano sinistra durante le loro preghiere. Essi risposero che era una forma di rispetto verso i loro dei. Quindi, Omar ibn al-Khattab decise di istituirla anche nelle orazioni islamiche per rispetto nei confronti di Allah.

Ma questo secondo loro è sbagliato perché le posizioni nell’orazione hanno benefici sia spirituali che fisici, che nessuno sa meglio di Dio ed del suo Messaggero.

Rituale zoroastriano

Nessuno ha il diritto di immettere o omettere qualcosa all’orazione. Dio nel Corano in diversi capitoli dice semplicemente di stare ‘ritto’ durante l’orazione e mai ‘ritto con le braccia piegate’. Molti potrebbero pensare che questo sia un dibattito superfluo perché per loro, Qabd o Sadl, importante è pregare perché è ciò che Allah vuole da noi.

Per gli sciiti, anche questo ragionamento sarebbe sbagliato perché noi dobbiamo pregare come Dio comanda e non come gli induisti, come buddisti, come zoroastriani o come un praticante di qualsiasi altra religione, con tutto il rispetto per loro e per le loro religioni.

 

Conclusione

La scelta sta nel credere o meno negli hadith messe in discussione dagli ulama. I grandi studiosi islamici dicono che non si trova neanche un singolo hadith autentico sulla Qabd. Infatti, gli stessi imam della fiqh affermano che non è obbligatorio tenere le braccia piegate.

La posizione della Sadl è citata nel Corano, dove, al contrario, la Qabd non trova nessun riferimento. Pertanto, il dubbio è sulla sunnah della Qabd, e non sulla sua obbligatorietà.

 

Allah ne sa di più;   الله اعلم

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